Di questi ultimi giorni la notizia che la relatrice speciale per le Nazioni Unite, Francesca Albanese, è stata colpita dalle sanzioni degli Stati Uniti. Il suo crimine è stato denunciare il genocidio palestinese. Il potere ha interesse a fare terra bruciata intorno a chi non fa i suoi interessi
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Francesca Albanese
Fired è
una parola gergale dell'inglese americano usata quando qualcuno viene
licenziato, e la chiave di interpretazione in questo contesto potrebbe essere
molto vicina a quello originale: tagliato fuori, possibilità bruciata.
Perché questo è ciò che i nuovi Stati Uniti di Trump, nella persona del
segretario di Stato Marco Rubio, sta facendo: bruciare, anche se in senso
metaforico, le persone scomode come Francesca Albanese, la relatrice speciale
per l'ONU per i Diritti Umani. Una parola che richiama vagamente, ma mica
tanto, al comando impartito ai plotoni d'esecuzione o alle truppe
statunitensi: "Fire!"
Stanno
facendo terra bruciata intorno al suo coraggio di aver denunciato
il Genocidio della Palestina e, tornando sempre all'utilizzo della parola,
genocidio viene censurata persino sui social come un turpiloquio, un
conio che nella storia dell'Umanità è stato riservato soltanto per gli ebrei
dell'Olocausto.
Come si può
fare in modo che una Terra Promessa venga bruciata dal fuoco delle bombe? A
quel punto, non è più una terra sacra ma contesa, dilaniata, un lavacro di
sangue innocente. Cancellate generazioni di bambini, uomini e donne ridotti a
mangiare sabbia perchè gli aiuti umanitari e le derrate alimentari vengono
bloccati da eserciti israeliani di militari, e persino di civili. Uccisa,
nella sua identità e nella sua fede. E il crimine di Francesca Albanese è
stato quello di gridarne l'orrore.
Francesca
Albanese è stata inserita in una lista nera dove è in compagnia di soggetti
come Osama Bin Laden, il narcotrafficante Joaquin El Chapo Guzmán e Kim Jong-un. Considerata
alla stregua di una terrorista per aver detto ciò che gli Stati Uniti, per
interesse economico e alleanze (in primis quella con Netanyahu), cercano di
nascondere. Senza contare che si tratta di un'italiana: Trump ha un puntiglio
particolare nei confronti dell'Europa, rea di non essere compiacente con il
mercato a stelle e strisce, quindi un doppio interesse
nell'ostracizzarla.
È un record, sono la prima
persona dell’Onu a cui è successo. Per cosa? Per aver denunciato
un genocidio? Per aver documentato un sistema? Mi sanzionano, ma non mi
hanno mai contestato i fatti”. E ha poi contrattaccato: “Le sanzioni
funzioneranno solo se le persone saranno spaventate e smetteranno di
impegnarsi. Voglio ricordare a tutti che il motivo per cui vengono imposte
queste sanzioni è la ricerca della giustizia“ ha dichiarato la Albanese.
Piena
solidarietà per lei anche dal mondo della cultura e della musica.
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Grazia |
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