Occupazione che cresce, ma senza salari adeguati. Una pizza con la bufala
Da quanto tempo ci propinano un aumento della percentuale dell'occupazione? Quante volte si sente parlare di giovani che stanno trovando finalmente lavoro, addirittura che rientrano in Italia? Dati che lievitano magicamente come le pizze, sulle quali si spalma anche una bella bufala
![]() |
Ph. Freepik |
"Eh, ma ha fatto anche cose buone!" vi risuona questa frase? Se sì, o avete vissuto il Ventennio, oppure sentite sempre più spesso questo accostamento dei nostalgici, che rivedono nell'attuale governo di Destra un ritorno alla puntualità dei treni e alla sicurezza nelle case (quando c'era lui, si dormiva con le porte aperte!). Poiché preferisco non farmi mai trovare impreparata, segnalo il link della pagina Istat su cui si possono consultare i dati, anche se credo tutti abbiate ascoltato la notizia clamorosa ai Telegiornali: l'occupazione cresce, e il PIL pure. Addirittura, in questa pagina si parla di incremento dell'occupazione femminile.
Sta crescendo una bella pizza, sicuramente, ma sopra c'è anche la bufala. Molti la mangiano e non se ne accorgono nemmeno. I sentimentali nazionalisti gradirebbero questo paragone, fatto in maniera deliberatamente provocatoria. Non poteva essere altrimenti, da buona salernitana quale sono. Prima gli italiani, no? E cosa c'è di più italiano?
La disoccupazione cala, ma la natura dei contratti è precaria. Quello che si inventano i datori di lavoro per cadere sempre in piedi, fra part-time mascherati, stage (non) retribuiti, mancanza di DPI (dispositivi di sicurezza individuale), o dei più elementari diritti del lavoratore, è qualcosa di leggendario. Per non parlare della chimera del salario minimo e della legge "contro la contrattazione collettiva che mortifica il ruolo delle lavoratrici e dei lavoratori". cit. Maurizio Landini.
Non mi soffermerò a disquisire di inadeguatezza governativa, ci pensano già colleghi molto più autorevoli di me a contestare, io ho scelto di occuparmi del quotidiano, del concreto delle storie di vita delle persone, che hanno molto più valore delle carte bollate. Adesso il lavoro è flessibile, nel senso che oggi ce l'hai, domani chissà. Oggi, se vuoi ordinare da mangiare puoi sempre chiamare un rider che, sotto il temporale o il cocente sole estivo, prenderà il suo mezzo per portarti il sushi, venendo attentamente monitorato e penalizzato se, per disgrazia, resta bloccato in un serpentone di traffico e sta tardando la consegna.
Lavori precari, che padri di famiglia o giovani in cerca di indipendenza non possono o vogliono lasciare, senza alcuna tutela di sicurezza o garanzia per un futuro dignitoso. Donne coinvolte nel part-time involontario, quando tornano da un periodo di maternità, oppure che smettono di lavorare perché considerate la risorsa sacrificabile della famiglia. Un'economia nazionale dal dubbio successo, e se ne accorgono anche gli altri paesi, contro i quali spesso non possiamo competere e non certo per mancanza di risorse, piuttosto per falle nella gestione.
Mi raccomando, le pizze non si devono cuocere troppo.
Grazia
Commenti
Posta un commento