Se questo è un bambino: in Israele c'è bisogno di definire gli innocenti

La zecca è costantemente sul pezzo, e non poteva esimersi dal commentare le vergognose dichiarazioni di Eyal Mizhrai, presidente dell'Associazione Amici di Israele, rilasciate nella scorsa puntata del programma "É sempre Carta Bianca", condotto da Bianca Berlinguer. Israele ha bisogno di definire chi siano i bambini, gli innocenti 



Fonte: Mediaset Infinity 






Hanno fatto il giro del web le vergognose dichiarazioni del presidente dell'Associazione Amici di Israele, Eyal Mizhrai, invitato nella scorsa puntata di É sempre Carta Bianca, il programma condotto da Bianca Berlinguer. Invitato dalla giornalista per esporre il suo punto di vista su Gaza, è stato attaccato dalla sorprendente veemenza di Enzo Iacchetti sulla questione dei morti registrati nella Striscia. 
Espressione imperturbabile, a tratti beffarda, Mizhrai ha reagito in maniera glaciale alle accuse della sua controparte, ammettendo candidamente che i numeri di vittime che Israele dichiara sono leggermente minori, (20.000 in più o in meno, per loro non fa alcuna differenza), ma l'affermazione che ha fatto più imbufalire il presentatore, che si è anche sentito dare del fascista, quando gli ricordava che tra queste c'erano tantissimi bambini, è stata: "definisci bambino"


Definire esattamente cosa? 



Primo Levi, ai tempi della Shoah. scriveva Se questo è un uomo, dell'orrore e della miseria che vivevano gli ebrei. Non avrebbe mai immaginato che lo stesso popolo, con 6 milioni di vittime decedute nei campi di sterminio, avrebbe inflitto il medesimo genocidio a un paese che si trovava in quel territorio da molto più tempo, e che sta occupando illegalmente e con la forza, in barba ai diritti umani e alle convenzioni internazionali. 
Non smetterò mai di ribadire che delle forze militari stanno limitando una popolazione nel suo movimento sul territorio, ma soprattutto nei suoi diritti fondamentali, che stanno usando la fame come arma di distruzione di massa, e il nostro governo continua a scambiarsi pacche di incoraggiamento con gli Stati Uniti, con cui il ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich intende spartirsi il ricco bottino che rappresenta Gaza quando, secondo le sue previsioni, sarà rasa al suolo. 

Israele, i suoi organi istituzionali e i suoi media non solo cercano di negare, mistificare e modificare dati incontrovertibili e il termine genocidio, ma hanno il coraggio di definire chi siano i veri innocenti. Come se i bambini palestinesi fossero colpevoli del solo fatto di essere nati, non avessero diritto ad avere una casa e una vita serena, anziché nascere con la necessità di fuggire addosso, come se il loro vagabondaggio non fosse accompagnato dalla stessa sofferenza dei bambini ebrei. Perchè gli adepti di oggi hanno scelto di massacrare come fu fatto al loro profeta, i loro fratelli. Costringeranno anche i palestinesi a una diaspora, che porterà irrimediabilmente a un eccidio. Sono letteralmente bloccati su tutti i fronti, si muovono per disperazione, perchè se restano fermi moriranno comunque. Quella stessa religione che predicano, grazie alla quale si sentono degli eletti, sta insegnando loro a odiare.


Se questo è un bambino, 


che viene crivellato dal kalasnikov, che piange dalla fame, muore tra le braccia della madre perchè non arrivano medicine, allora l'adulto che lo uccide in nome di una terra che non è sua non potrà mai essere definito un uomo. Primo Levi si rivolterebbe nella tomba e, come lui, gli altri deportati che giacciono sotto la terra dei campi di concentramento. 



Grazia 

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