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Visualizzazione dei post da ottobre, 2025

Sono una donna, non sono una santa... FDI e la libertà di espressione (del sessismo)

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Volete sapere l'ultima di Fratelli d'Italia? Vogliono il ripristino dei cartelloni pubblicitari con messaggi di dubbio gusto, che puntano sul richiamo sessuale per far presa sul pubblico. Per loro, si tratta di una limitazione della libertà di espressione, per noi donne e per La Zecca, invece, becero sessismo  "Sono una donna, non sono una santa... non tentarmi, non sono una santa!"   Prima che il mio raffinato sarcasmo si trasformi in battute dozzinali e volgarità da bettola, che non sono nel mio costume, vorrei mostrarvi uno degli incipit dei cartelli pubblicitari che Fratelli d'Italia vorrebbe ripristinare. Ebbene, in un momento storico così delicato, dove c'è bisogno di coesione nazionale, riformismo delle strutture culturali e svecchiamento del sistema legale, gli accoliti del partito a cui fa capo la nostra premier... pardon, il nostro premier,  hanno pensato bene di rilanciare l'economia puntando sulla commedia sexy all'italiana. Che di sexy, a...

Il primo attacco di Hamas a Israele oggi compie due anni: un matrimonio di sangue con la Palestina

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Il 7 ottobre 2023 Israele subì il primo attacco di Hamas. Questo atto ha innescato i primi bombardamenti, riaccendendo così un antico scontro che, oggi, ha assunto le proporzioni di un genocidio condannato da tutto il mondo, tranne dall'Italia, che ancora tergiversa. Due anni si contano come quelli di un matrimonio di sangue: quello versato dai palestinesi   7 ottobre.  Questo secondo anniversario si ricorda con la stessa solennità degli anni di un matrimonio: due anni di conflitti e sangue versato, quello dei palestinesi. Un matrimonio di sangue, potrei azzardare. Un genocidio che l'Italia fatica a riconoscere, come cerca di temporeggiare sul riconoscimento dello Stato della Palestina. Una condotta che svela tutta la sua ipocrisia nei rapporti economici con Israele, e come sottobanco si continui il riarmo degli eserciti che stanno sterminando sulla striscia di Gaza.  La memoria storica italiana è molto volatile, per cui c'è bisogno di un promemoria, soprattutto in questa...

Paolo, il caschetto biondo dopo i pantaloni rosa

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Ho seguito con particolare sgomento l'ennesimo caso di suicidio causato da bullismo omofobico, ovvero quello di Paolo, e solo ora ho trovato la forza per scriverne. Insultato con epiteti come "Nino D'Angelo", per via del suo caschetto biondo, oppure "femminuccia", aveva cominciato a odiare la scuola, e anche la sua stessa vita. Prima indifferenza, denunce ignorate e silenzio, poi, dopo la morte, si accendono le luci delle fiaccole Dal Web  Paolo era una ragazzino che non aveva ancora compiuto 15 anni. Viveva in maniera tranquilla, amava la musica, andare a pesca con il papà, non sentiva neanche il bisogno di avere tanti amici. Era un'anima rara, che tuttavia ha dovuto misurarsi con un mondo di grandi spietato e indifferente. Lo so, sono già stati scritti fiumi di parole su di lui per dar voce all'indignazione generale, ma le mie riflessioni oggi hanno un po' più umanità e un po' meno vetriolo: sono stata anch'io una vittima di bullismo e...