Il primo attacco di Hamas a Israele oggi compie due anni: un matrimonio di sangue con la Palestina
Il 7 ottobre 2023 Israele subì il primo attacco di Hamas. Questo atto ha innescato i primi bombardamenti, riaccendendo così un antico scontro che, oggi, ha assunto le proporzioni di un genocidio condannato da tutto il mondo, tranne dall'Italia, che ancora tergiversa. Due anni si contano come quelli di un matrimonio di sangue: quello versato dai palestinesi
7 ottobre. Questo secondo anniversario si ricorda con la stessa solennità degli anni di un matrimonio: due anni di conflitti e sangue versato, quello dei palestinesi. Un matrimonio di sangue, potrei azzardare. Un genocidio che l'Italia fatica a riconoscere, come cerca di temporeggiare sul riconoscimento dello Stato della Palestina. Una condotta che svela tutta la sua ipocrisia nei rapporti economici con Israele, e come sottobanco si continui il riarmo degli eserciti che stanno sterminando sulla striscia di Gaza. La memoria storica italiana è molto volatile, per cui c'è bisogno di un promemoria, soprattutto in questa giornata:
Operazione Diluvio di al-Aqsa
Questa è l'operazione che Hamas ha rivendicato nei confronti di Israele: la mattina del 7 ottobre di due anni fa, una pioggia di missili partì dalla Striscia verso i territori confinanti. Questo è solo l'inizio. Hamas attaccherà anche il Festival musicale "Supernova", a cui partecipavano 3000 ragazzi, con un bilancio drammatico: in un solo giorno, si registrarono 1200 morti e 250 persone rapite. Per non parlare delle violenze attuate sulle donne israeliane e gli ostaggi (vivi e morti) che non sono ancora stati rilasciati.
La dichiarazione di guerra ad Hamas: inizia la distruzione di Gaza
Questo attacco è stato giustificato come risposta alle provocazioni e violenze della milizia israeliana nei campi della Cisgiornadia, avvenute durante il giorno dell'anniversario della guerra arabo-israeliana. Perciò, Israele dichiara guerra alla Palestina, a distanza di 50 anni da quella dello Yom Kippur. Inizieranno, così, ì quelle operazioni militari volte alla distruzione della Striscia di Gaza.
Il Genocidio di Gaza
Divampa ancora una volta quell' antico scontro fra Israeliani e Palestinesi per quella che veniva definita "Terra Promessa". L'odio degli ebrei israeliani, le bombe e i missili radono al suolo quel lembo di terra, insieme a tutti i civili che pagano il prezzo di quella che figura ufficialmente come lotta al Terrorismo. Alla luce di questi fatti di cronaca, bisogna ricordare un dettaglio fondamentale che molti faziosi ignorano: non è iniziato tutto il 7 ottobre. Ciò che qualifica questo come genocidio, è anche la fame causata dal blocco delle derrate alimentari, la mancanza di cure mediche, l'assedio fisico delle case e dei palazzi. Una guerra intestina che ha assunto le proporzioni di un genocidio, che sottende la volontà di cacciare un popolo, quello della Palestina, che ha affondato lì le sue radici.
Quanti altri anniversari di sangue dovremo ancora commemorare?
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